Mi presento

NOME:

Romana

COGNOME:

Dell’Erba

ETÀ:
37 anni

DOVE VIVO:
Sono pugliese di origine e vivo a Varese dal 2004, nel quartiere di San Carlo

PROFESSIONE:
Imprenditrice, contitolare dal 2015 de La Cucina di Altamura, con sedi a Varese e Busto Arsizio. Consulente aziendale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dal 2009

FORMAZIONE:
Maturità scientifica e Laurea in Biotecnologie nella Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi dell’Insubria

FAMIGLIA:
Lorenzo, mio figlio, e Maurizio Altamura, mio compagno di vita dal 2011

PASSIONI:
Cucina, lettura, teatro, associazionismo

NOI, UN PRESENTE DI CUI OCCUPARCI

La mia candidatura: una volontà di impegnarmi per il territorio di tutti noi.

Da cittadina, da varesina, da lombarda, in questo momento di forte cambiamento, sono convinta che la nostra Regione, che tante avversità ha affrontato negli ultimi tempi, abbia bisogno di energie e persone nuove. E che tutti i cittadini abbiano il diritto di essere rappresentati da una politica all’insegna della qualità e della serietà.

Tutti mi dicono che una delle mie principali virtù sia quella di riuscire a semplificare le complessità in ogni ambito, al fine di cercare sempre una soluzione pragmatica, idonea e applicabile. Questa è la politica che voglio rappresentare, una politica che punti sulla determinazione e sull’ascolto, una politica che sappia unire.

Le mie competenze nascono da ciò che ho studiato, da quello che ho approfondito e dall’esperienza quotidiana di imprenditrice che vive dentro dentro la realtà: dove non potrò arrivare con esse, lo farò con altro studio, altro tempo, altra dedizione. 

Il mio approccio è fatto di empatia e passionalità: non mollo facilmente se devo conquistare qualcosa.

Sono e rimarrò una persona raggiungibile: saprai sempre dove trovarmi. 

Sono e sarò dentro i negozi della mia attività, vicino a tutte le persone che ogni giorno accogliamo. Sono e sarò accanto a mio marito, vicina a mio figlio e alla sua crescita: sono una manager, sono una compagna e sono una mamma, l’esempio concreto di come la conciliazione nell’esistenza femminile sia possibile. E debba diventare tale per tutte le donne.

Conosco bene il territorio varesino e mi piacerebbe accompagnarlo verso il domani. 

Dico basta a scelte prese sull’onda delle emergenze, in un mondo che ha tradito l’analisi e il senso critico: recuperiamo l’identità della nostra terra, usiamola come guida e tracciamo progetti e proposte che siano davvero utili e confacenti alla stessa.

C’è un presente di cui occuparci significa che il futuro è già oggi. E significa che ciò che abbiamo, i nostri tesori e tutti quei principi cui non vogliamo derogare, perché hanno costruito quello che siamo e il teatro della nostra vita, vanno conservati e curati. Solo a quel punto sarà possibile entrare a passi spediti nel futuro, in un evoluzione che non può prescindere dal qui e ora.